È situato su una piccola altura circondata da piantagioni di olivo e si trova all’interno del Parco naturale di Gallipoli Cognato – Piccole Dolomiti Lucane. Il piccolo centro sorge alle falde del monte Croccia, dove si trova un’importante area archeologica in cui è presente il complesso megalitico chiamato Petre de la Mola, situata in un territorio ricco di boschi. Il paese si trova a 546 m s.l.m. nella parte nord-occidentale della provincia e confina a nord con il comune di Calciano (13 km), ad est con Garaguso (7 km), a sud con San Mauro Forte (15 km) e ad ovest con Accettura (12 km). Dista 66 km da Matera e 49 km dal capoluogo di regione Potenza. Fa parte della Comunità Montana Medio Basento.
Ad Oliveto Lucano, come in altri centri dell’interno della Basilicata, si svolge la festa del Maggio[4], antico rito arboreo di origini pagane inserito nella festa religiosa di San Cipriano, protettore di Oliveto. Il Maggio è il fusto di un albero di cerro, che viene abbattuto la prima domenica di agosto, sfrondato e trainato in paese il 10 agosto, giorno dell’inizio della festa patronale, al suono di zampogne ed organetti. In quello stesso giorno, sempre nei boschi circostanti Oliveto Lucano, viene abbattuta una cima di agrifoglio, e viene trasportata a spalle in paese tra canti e balli. Il Maggio (lo sposo) e la Cima (la sposa) entrano in paese all’imbrunire, ed il 12 agosto, giorno della processione di San Cipriano, la Cima viene innestata sul Maggio ed insieme vengono eretti nella piazza del paese.